Già a partire dal 1999 gli ex Macelli comunali sono stati esclusi dal novero delle possibili valorizzazioni immobiliari per effetto di una scelta precisa: destinarli a luogo elettivo delle politiche giovanili, mantenerne la destinazione pubblica, favorirne il governo partecipato. Per questo motivo nel 2005, dopo la chiusura dei Macelli Pubblici, il Comune di Prato ha deciso di dedicare l’intera area a progetti e funzioni legati al mondo giovanile, facendo nascere Officina Giovani-Cantieri culturali. All’inizio il progetto ha visto il restauro del grande capannone dove venivano lavorate le carni, facendolo diventare uno spazio adibito all’organizzazione di eventi da 450 posti, per ospitare concerti, spettacoli teatrali e performance.
Un aspetto importante in questo lavoro di riqualificazione è costituito dal fatto che è stato preservato l’aspetto originale dell’edificio, conservando sia il pavimento in piccole mattonelle sia il sistema di ganci e carrucole che permettevano di appendere i capi macellati. Negli anni successivi si sono susseguiti vari interventi sui diversi corpi fabbrica nei quali, gradualmente, si sono sviluppati spazi teatro ed eventi concertistici, luoghi di divulgazione ed esposizione, punti di scambio culturale e di studio.