Situato nella piazza omonima, di fronte a Palazzo Pretorio, il Palazzo Comunale di Prato è una struttura di origine duecentesca, modificata in stile neoclassico probabilmente su progetto dall'architetto pratese Giuseppe Valentini nel 1791. L’antico palazzo di origine medievale ha una struttura prevalentemente orizzontale, composta da edifici costruiti in periodi diversi e frutto di rimaneggiamenti susseguitesi nel tempo: nel Quattrocento, per esempio, il piano terreno del lato breve fu modificato perché vi fossero collocati i banchi dei macellai, in linea con la funzione della piazza che fin dalle origini ospitava il mercato delle carni e delle granaglie.
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Nello stesso luogo, nel Seicento, venne costruito il Teatro dei Semplici, primo teatro pubblico della Toscana, demolito a circa metà dell’Ottocento per far posto agli uffici della Cancelleria.
Il grande salone del consiglio è il luogo dove da più di settecento anni si riuniscono le assemblee del Comune ed occupa il lato principale del Palazzo Comunale, che è composto da due corpi di fabbrica, uno più piccolo e l’altro più lungo, con portici e botteghe al piano terra, a delimitare un lato della piazza omonima.
Fin dall’origine fu protagonista della vita politica cittadina e ancora conserva preziose tracce e testimonianze del suo illustre passato: sull’angolo esterno della facciata, si vede lo stemma mediceo realizzato per onorare il Granduca Cosimo de’ Medici, nel 1550; nell’atrio a piano terra, è conservato l'originale della Fontana del Bacchino di Ferdinando Tacca (la copia, nella collocazione originaria, è in piazza), scultura che raffigura un Bacco gioioso e festoso che festeggia la proclamazione di Prato a Città nel 1653.