Il Cassero Medievale, in
origine denominato ‘Corridore del Cassero’ , cioè il corridoio del Castello, fu
voluto alla metà del Trecento dai fiorentini subito dopo l'assoggettamento di
Prato a Firenze, per collegare la piccola fortezza costruita presso porta
Fiorentina con la porta orientale del Castello dell’Imperatore, sede della loro
guarnigione.
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L’alta via coperta, un corridoio
lungo in origine 230 metri,
collegava le mura al ‘Cassero’, cioè al castello, ed era inaccessibile alla
città assolvendo un duplice funzione difensiva: da attacchi esterni ma anche da
possibile rivolte dei pratesi, solo di recente conquistati; era il passaggio
che permetteva ai soldati di raggiungere direttamente il castello dalle
mura urbane e costituiva un percorso
sicuro attraverso il quale le truppe fiorentine potevano entrare e uscire in
città senza essere viste dai pratesi.
Il camminamento interno, rialzato di 3 metri rispetto alla strada, consiste in un lungo corridoio con copertura a botte e, ai lati, finestre a lunetta alternate a strette
feritoie che danno luce al passaggio. La
funzione e la forma del Cassero rimasero invariati fino al XVI secolo, quando
iniziò un progressivo abbandono. Solo recentemente la struttura è stata
accuratamente restaurata e riaperta al pubblico. Oggi il Cassero rappresenta un
suggestivo luogo del centro storico, dal quale si gode un’ampia veduta del castello dell’Imperatore e dello skyline
pratese.
Il restauro, terminato nel 2000, ha permesso di
recuperare due tronconi della vecchia struttura ripristinando un percorso che
inizia da via Pomeria e termina sul viale Piave, poco distante dal
Castello.
Esempio di restauro
architettonico ben riuscito, il Cassero medievale è oggi utilizzato anche per mostre
fotografiche e pittoriche. Le mostre sono i segni del nostro tempo dentro le
antiche mura medievali e permettono al visitatore di vivere un’esperienza unica.