Nel centro storico di Prato, in Piazza San Francesco, si trova la più antica biblioteca della città: la Roncioniana. Creata per volontà testamentaria del nobile pratese Marco di Emilio Roncioni, fu inaugurata nel 1722 in un’ altra sede per poi trasferirsi definitivamente nel 1766 nell’omonimo Palazzo Roncioni, un elegante edificio di grande pregio artistico e architettonico che al suo interno conserva numerosi elementi di interesse: la nicchia contenente una maiolica di Andrea della Robbia, la stupenda sala di lettura impreziosita da un affresco di Luigi Catani, due mappamondi cinquecenteschi di Mercatore e scaffalature lignee.
Fin dalla sua origine la biblioteca fu pubblica, multidisciplinare e gestita da un bibliotecario scelto tra i canonici del clero cittadino, con il supporto del Consiglio dei Seniori che un tempo erano i rappresentanti di sei famiglie nobili pratesi. .
È biblioteca storica e di conservazione che custodisce ricche collezioni di interesse generale e locale, fra le quali vanno ricordate le raccolte di manoscritti (dal secolo XIII al secolo XIX) appartenenti ai Fondi Roncioni (letteratura, storia locale, personalità locali), Cesare Guasti (manoscritti e pubblicazioni del Guasti), Caccini-Del Vernaccia (storia economica sec. XV-XVII).
Unica per ricchezza di testate e completezza è la collezione di quotidiani e riviste storiche ottocentesche pratesi. Tra i servizi offerti: consultazione, consulenza bibliografica specializzata, ricerche bibliografiche e storiche, prestito interbibliotecario, restauro di materiale librario, conferenze.
Per saperne di più:
www.roncioniana.it