La struttura nasce nel 1977 come parte del complesso architettonico nell’area della piazza della Pietà, come convento per i Carmelitani Scalzi. Nel 1818, quando i frati furono trasferiti in San Francesco in Prato, l’edificio restò abbandonato per vent’anni fino a quando l’8 dicembre 1838 Gaetano Magnolfi chiese e prese in possesso dal Vescovo di Pistoia e Prato il “Convento della Pietà”, per creare un orfanotrofio e dare ospitalità a ragazzi orfani e bisognosi.
Il passaggio comportò un progetto generale di ampliamento che si concretizzò negli anni successivi con la costruzione degli alloggi per gli insegnanti e di un intero piano per la realizzazione di nuove camerette per gli allievi. Dopo i necessari restauri e l’ampliamento degli spazi strutturali per la costruzione di laboratori per l’apprendimento pratico di un mestiere, furono realizzati dei veri e propri laboratori pratici e officine: l’edificio divenne una scuola per l’istruzione degli orfani nelle varie discipline.
Magnolfi portava avanti infatti per l’epoca un progetto estremamente innovativo, definito “orfanotrofio tecnologico”, dotato di laboratori e aule, che formò molti abili artigiani (legnaioli, fabbri, sarti, tessitori, tipografi): il progetto dava la possibilità ai ragazzi di potersi mantenere e occupare una volta usciti dalla struttura. L'Istituto, che ospitava circa 90 ragazzi provenienti da famiglie disagiate oppure orfani (età minima sei anni, la massima 18 anni), continuò a operare fino al 1978, anno in cui cessò la sua attività.
All’edificio originale furono aggiunti negli anni successivi aule, laboratori, un intero piano di camere e nel 1871 un piccolo teatro. La struttura peculiare del vecchio edificio in cui storicamente convivevano spazi vocati alla formazione (aule e laboratori), spazi per l’ospitalità e un teatro lo hanno reso luogo ideale per ospitare un centro di produzione culturale.