Il viale Leonardo da Vinci, nel
cuore del
quartiere Soccorso, è una delle arterie principali della viabilità della città di Prato, dato che attraversa da est ad ovest il territorio comunale. Il viale è conosciuto tra i pratesi con il nome di “Declassata” e fu realizzato negli anni Trenta dello scorso secolo con funzione di autostrada Firenze-Mare. Successivamente, dato l’intenso traffico nel viale, venne realizzata una nuova autostrada (l’A11), e il viale Leonardo da Vinci divenne una strada provinciale. Con lo sviluppo urbano di Prato e la conseguente crescita della motorizzazione privata, la capacità di ricezione del traffico è divenuta insufficiente. Per questo motivo, negli anni è stato necessario realizzare il raddoppio di gran parte di questo tratto stradale e la sostituzione degli incroci con sottopassi. Attualmente quasi tutto il viale Leonardo da Vinci è a doppia corsia ad esclusione del tratto compreso tra via Marx e via Nenni, ovvero della parte tangente al centro della città.
La Declassata rappresenta oggi un’arteria fondamentale per i flussi di traffico e per la vita stessa della città, svolgendo un ruolo di collegamento est-ovest. A seguito delle espansioni urbane sviluppate all’esterno del centro storico, il viale taglia e separa fisicamente la città, svolgendo funzioni di gronda per la città e contemporaneamente assume un ruolo di connessione tra i "nodi" con funzioni di livello territoriale. Negli ultimi decenni, con la crescita urbanistica della città di Prato, è emerso il problema del formarsi di notevoli rallentamenti nel traffico dovuti all’effetto “imbuto” nel passare da una sezione con due corsie per senso di marcia ad una sola corsia, provocato dal mancato raddoppio di un tratto così strategico.