È in verità impressionante il constatare che, per due volte nel VII secolo a.C. e nel XV d.C., pressoché la stessa regione dell'Italia centrale, l'Etruria antica e la Toscana moderna, sia stata il focolaio determinante della civiltà Italiana (Jacques Heurgon).
Senza ombra di dubbio, gli Etruschi dai lunghi occhi, viaggiatori e commercianti giunsero a Prato e vi si insediarono.
Le testimonianze più famose ne sono derivate dai ritrovamenti dei bronzetti rinvenuti sulla vicina collina di Pizzidimonte, il più famoso dei quali, conosciuto come ‘L'Offerente’, è conservato al ‘British Museum’ di Londra.
Ma, l’acquisizione scientifica di grandissimo rilievo è a Gonfienti, località poco distante da Prato.
A Gonfienti, i lavori per la costruzione dell’Interporto della Toscana Centrale, hanno portato alla luce un gruppo archeologico di grande rilevanza. Una vera e propria città etrusca di intensa abitazione che dorme sotto Prato e che, con Prato, è in estrema sintonia. Infatti, Gonfienti allora e Prato ora sono città tessili come a dimostrazione di una forte continuità; di uno strano ed insolito legame tra avi etruschi e moderni pratesi.
Questo è ciò che la Prato etrusca ha portato in superficie fino ad ora, ma ancora tanta storia è da svelare. Che sotto Prato si nasconda la leggendaria Camars,città-stato del Re Porsenna?