Rappresenta la porzione più complessa del progetto e vi si ritrovano gli interventi più consistenti, sia riferiti al recupero dei fabbricati esistenti sia relativi alla loro demolizione per la realizzazione di uno spazio pubblico aperto posto in diretta relazione con gli edifici recuperati e messo a sistema con una rete di ulteriori aree pubbliche scoperte che investe l’intera area oggetto di riqualificazione. L’edificio destinato ad ospitare Prisma LAB (Medialibrary) viene “congelato” nella forma originaria, integrato nell’impiantistica ed adeguato ai disposti normativi oggi vigenti. L’edificio è impostato, sia all’esterno che all’interno, sul mantenimento della sua impronta industriale e sulla percezione della volta esistente come elemento di formale riconoscimento dello spazio.
Un bar sarà direttamente collegato a Prisma LAB (Medialibrary) ed alla nuova piazza, ed in parte integrato al piano superiore con una nuova struttura avente copertura con tetto a capanna asimmetrica che allude e si integra all’architettura industriale esistente. Il piano superiore sarà destinato ad accogliere il Coworking e sarà realizzato con una nuova struttura con portali in acciaio che caratterizzano lo spazio come un ambiente unitario permettendo un’ampia flessibilità di uso oltre alla possibilità di creare porzioni in aggetto che vanno a realizzare una pensilina sul fianco lungo dell’edificio ed un loggiato sopra il piano terra sul lato corto a copertura dell’ingresso della Medialibrary. Lo spazio di relazione che si interfaccia direttamente alla Medialibrary, al Bar ed al Coworking è rappresentato da uno spazio aperto ottenuto dalla demolizione dei fabbricati oggi esistenti e sfocianti direttamente su via Filzi e via Pistoiese.