L'antico torneo della “Palla Grossa” è tra i principali appuntamenti delle tradizioni cittadine di Prato. Ha origini medioevali ed è molto simile al calcio in costume fiorentino.
Veniva giocato in un campo più corto con una sfera più grande e più pesante rispetto al calcio fiorentino, da qui anche l’origine del nome del gioco “Palla Grossa”.
La città era suddivisa in quattro quartieri (Santo Stefano, Santa Maria, Santa Trinita e San Marco) che si sfidavano fra di loro. La preparazione del torneo era scandita da cerimonie solenni. I calcianti partivano in corteo dalla chiesa di riferimento del quartiere per arrivare all'arena di gioco. Si giocava dalle ventidue alla mezzanotte e venivano nominati sei giudici ad arbitrare la partita, seduti su un seggio rialzato.Le due squadre erano composte da 54 giocatori, detti "calcianti". Dovevano avere tra 18 e i 45 anni ed essere sani, robusti e di buona fama. I ruoli di gioco erano: corridori (attaccanti), sconciatori (difensori), datori innanzi (centrocampisti) e datori addietro (portieri). Quando la palla oltrepassava lo steccato avversario era punto, detto "caccia". La partita durava un'ora di tempo e vinceva chi aveva ottenuto il maggior numero di punti.
Per saperne di più
www.pallagrossa.it
Edizione 2023 - Piazza del Mercato Nuovo, dal 6 al 17 Settembre
Per maggiori info e biglietti:
1°semifinale
2°semifinale