La ricercatrice del mese è Elena Palmisano, ingegnere e responsabile operativa del Laboratorio “Servizi telematici e Smart City”.
Con lei abbiamo parlato di sviluppo di servizi tecnologici, agenda digitale, smart city e del modo in cui il laboratorio supporta il Comune di Prato su questi temi.
Vediamo cosa ci ha raccontato.
Elena, ci racconti il tuo percorso professionale?
Certo! Mi sono laureata in ingegneria civile all’Università di Firenze dove ho anche conseguito un dottorato in tecnologie e metodi per il monitoraggio ambientale. Oggi sono responsabile operativa del Laboratorio del PIN “Servizi telematici e smart city” per il quale mi occupo di temi legati allo sviluppo tecnologico in particolare per la pubblica amministrazione.
Da quanto tempo collabori con il PIN?
In realtà posso dire di essere stata tra le prime ricercatrici ad aver aperto la porta del PIN.
I professori Giuli, Becchi, Federici e Carnevale sono stati coloro che hanno avuto l’idea di creare questo importante collegamento tra il tessuto produttivo di Prato e l’Università di Firenze.
Aprimmo dunque il laboratorio che, originariamente, si occupava di Radar meteorologia.
Un laboratorio attivo da così tanto tempo… Penso che la grande forza del vostro team sia stata anche quella di sapersi adattare ai cambiamenti epocali degli ultimi 20 anni.
È vero. Con lo sviluppo di Internet ci siamo specializzati nei servizi telematici, dando supporto al Comune di Prato in questo processo. Voglio ricordare che Prato è stata una delle prime amministrazioni in Italia a creare un’infrastruttura telematica, trasferendo online tutta una serie di servizi.
Io penso che, su questi temi, Prato abbia un’esperienza veramente significativa nel panorama italiano. C’è sempre stata sia un’attenzione importante alla valorizzazione delle proprie esperienze, sia la curiosità e la voglia di indagare e sperimentare per disegnarne di nuove.