Prato innovativa :
Innovation insight

Enrico Fabbri

Il ricercatore di questo mese è Enrico Fabbri, responsabile del Laboratorio Laboris del PIN. Enrico nasce e cresce a Prato da genitori emiliani. Si laurea in Scienze politiche alla Cesare Alfieri di Firenze. Dopo aver terminato il Master in Scienze del lavoro al PIN, inizia giovanissimo la sua attività di ricerca per varie strutture private ed enti governativi. Oggi è il Responsabile di Laboris, il Laboratorio di Scienze del Lavoro del Pin. Un punto di riferimento importante a livello nazionale nello studio e conoscenza delle problematiche del mondo del lavoro.
Vediamo cosa ci ha raccontato.

(D)Enrico, ci racconti perché è importante studiare il lavoro?
(R)Ti rispondo con le parole di Reinhard Bendix, un sociologo di origine tedesca. Negli anni 50 in un libro che si chiama "Lavoro e autorità nell'industria” esprime un concetto, sorprendentemente attuale: “Le idee relative al lavoro riflettono e influenzano i rapporti in cui gli uomini entrano al fine di guadagnarsi da vivere e al fine di produrre i beni materiali e i servizi da cui dipende il modo di vita industriale.
Queste idee influiscono sulla vita, sulla libertà e sul benessere di tutti: per questo sono importanti”.


In cosa è specializzato Laboris?
Siamo specializzati nell’analisi dei mercati del lavoro. Parlo al plurale perchè non esiste mai un solo mercato del lavoro, ma ne esistono tanti anche, ad esempio, all’interno di una sola città come Prato. Laboris è ormai una struttura leader a livello nazionale, specializzata nell’analisi di tutti i fenomeni connessi, in maniera diretta e indiretta, al mercato del lavoro. Fra le nostre expertise oggi c’è anche l’analisi delle cosiddette comunicazioni obbligatorie.

Cosa sono le comunicazioni obbligatorie?
Ogni datore di lavoro deve effettuare una comunicazione entro 5 giorni dall’assunzione del proprio dipendente. Analizzando i dati contenuti in queste comunicazioni riusciamo ad ottenere delle informazioni molto importanti e a rispondere a domande come: Quali sono i fabbisogni delle aziende? Quali sono le aziende che stanno assumendo? Quali quelle che, invece, non assumono? Che livello di specializzazione viene richiesto? Inoltre, poiché abbiamo accesso alle serie storiche delle comunicazioni obbligatorie, mediante appositi metodi statistici, riusciamo a fare previsioni piuttosto attendibili degli andamenti occupazionali di breve e medio periodo con margini d’errore, di solito, di solo il 3%.

Immagino che queste informazioni siano importanti per una pluralità di soggetti: dalle amministrazioni comunali alle università fino ad arrivare ai singoli individui. 
Esattamente. Non solo monitoriamo il mercato, ma con i nostri algoritmi possiamo prevedere impatti occupazionali ed aiutare gli enti pubblici a progettare od implementare politiche a sostegno dello sviluppo e dell’innovazione socio-economica. Riusciamo anche a comprendere quali sono le ricadute sul mercato del lavoro di certi eventi, come, ad esempio, la pandemia da Covid-19. Attualmente Laboris è l’Osservatorio del mercato del lavoro della provincia di Prato, e quello della Provincia di Monza Brianza. In entrambi i contesti, inoltre, svolgiamo un’attività di monitoraggio della crisi pandemica. A Monza diamo poi assistenza tecnica ai cosiddetti Stati Generali della provincia che – lo ricordo – ha un PIL paragonabile a quello del Baden-Württemberg e produce una quantità di ricchezza non trascurabile per il nostro Paese. Gestiamo, inoltre, l’Osservatorio del mercato del lavoro di Catania, Ragusa e a breve anche quello dell’intera regione Sicilia.

Cosa è per te fare innovazione?
La maggior parte delle persone crede che fare innovazione significhi innovare prodotti o processi. Certo tutto questo è condizione necessaria, ma, a mio avviso non sufficiente, Io credo che i soli processi di innovazione abbiamo poco valore se non sono in grado di produrre un impatto effettivo sulla società tutta. Facciamo un esempio: se io producessi dati, ma non li diffondessi e non li rendessi pubblici, lasciandoli solo nelle mani di chi ha commissionato la ricerca, l’innovazione che c’è nelle nostre metodologie servirebbe a poco. LABORIS lavora per l’intera comunità locale e per questo produce un’innovazione che tende a contribuire al progresso sociale del territorio.