Lo sapevano i nostri avi e se lo tramandavano di ricettario in ricettario: il pane di Prato è cosa ben diversa da quello di Firenze o di qualsiasi altra parte della Toscana. Pane sciocco sì, ma particolarmente saporito.
La Bozza pratese, pane tipico della tradizione contadina, è ormai un elemento di identità culinaria del territorio; è un pane senza sale come da tradizione toscana, è leggermente acido e si presta ad accompagnare qualunque tipo di pietanza ed infine, raffermo, è la base per ricette tipiche della cucina tradizionale : panzanella, minestra di pane, pappa con il pomodoro.
A tutelare la tradizione e la qualità del prodotto è nata nel 2013 l’Associazione GranPrato che raccoglie un numero sempre crescente di agricoltori, mugnai, fornai, pasticceri e rivenditori decisi a valorizzare l’economia locale e le sue eccellenze, nel più totale rispetto dell’ambiente.
Il pane con marchio GranPrato è impastato con farine macinate a pietra o con mulini a cilindri, utilizzando solo frumento prodotto nelle zone cerealicole della provincia di Prato o in aree limitrofe e coltivato in sistemi agricoli convenzionali o integrati, con un limitato apporto di concimazione e in regime bio, così da esaltare i profumi e i sapori delle farine e dei prodotti. L’impasto è di farina , acqua e lievito esclusivamente di pasta madre, gelosamente custodito da ogni fornaio, che utilizza esclusivamente il proprio nella produzione degli impasti.
Anche la conservazione della pasta madre, il rinfresco, la cottura e la modalità di vendita sono aspetti rigidamente regolati dai disciplinari dell’Associazione GranPrato: dosaggi, temperature e condizioni ideali per la conservazione e la vendita sono strettamente controllati.